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sabato 9 ottobre 2010

ANDATA - GIORNATA 3

Lo chiamano... Fracasso, ma è una melodia


MADDALENE THI-VI - ALTAVILLA 0-1

MADDALENE THI VI: Colombara, Carraro, Giacomin, Crocco (40' pt Contin), Cecconi, Severini, Ferramosca, Todesco (22' st Irmici), Bance, Martinello (32' st Zecchetto), Perin. All.: Toniolo.
ALTAVILLA: Piotto, Galati, Moschin, Bedin, Procacci, Bonetto, Fracasso, Pizzolato, Pizzi (28' st Fioretto), Rizkj, Maltauro (20' st Grignolo). All.: Piva.
Arbitro: Daniele di Padova
Reti: pt: 39' Fracasso (A)


E successo fu. La prima vittoria stagionale assoluta dell’Altavilla è il suggello più che meritato di una partita perfetta, combattuta nel primo tempo e ancor più con il coltello tra i denti nella ripresa, quando il Maddalene punta al ritorno di prepotenza per pervenire almeno al pari. La vittoria porta la firma di Nick “The killer” Fracasso, che prova a fare male su punizione tre volte: la prima sbatte contro il palo, la seconda trova l’ottima risposta di Colombara; alla terza fa male sì, ma solo all'incolpevole Crocco, che resta stordito e senza un dente. La respinta però torna docile tra i piedi del killer, che prende la mira e la mette là dove il numero uno locale proprio non può più nulla. Il Maddalene è poca cosa dalle parti di Piotto, così la prima frazione scivola senza altre annotazioni. La ripresa, come detto, registra il ritorno dei locali, che però concretizzano pochino. Procacci è una diga nonostante i bacilli che avrebbero costretto altri fuori causa, Rizky e Galati, buttati nella mischia dal primo minuto e senza preavviso sono tranquillità e giocate preziose; mancherebbe solo il gol della sicurezza, cui Pizzi va davvero vicino circa alla mezzora: il suo siluro di destro è imprendibile, ma la palla termina la corsa sul montante, e quindi c’è ancora da stringere i denti e mordere le caviglie. Piotto nel finale timbra il cartellino deviando una punizione di Perin, poi tutti sotto la doccia a fare festa per i primi tre punti.

>> I PROTAGONISTI

PIOTTO: Poche incombenze all’inizio, finale più…partecipato. CAOS CALMO

GALATI: Scopre all’ultimo che gli tocca la maglia da titolare perché Farina sta così e così. Lui non si scompone, entra fa quello che deve (e bene) e tutto fila liscio. GALA(c)TICO

MOSCHIN: Esce con un polpaccio grosso così, segno che in trincea si danno e si prendono quando si lotta.

BEDIN: L’ordine tattico dello schema a rombo gli è congeniale: morde gli spazzi e quando innesca il turbo fa paura. CARBURANTE

PROCACCI: Arriva al campo mezzo influenzato, ma credi che questo cambi qualcosa? Si copre ed entra dal primo minuto, uscirà tra i migliori in campo. FEBBRE DEL GIOCO

BONETTO: L’intesa del reparto cresce, e lui è direttore d’orchestra all’altezza. ARMONIA

FRACASSO: Ha il piede telecomandato: l’unica volta che non centra la porta manda al tappeto un innocente. La seconda chance è quella buona. ROBOCOP

PIZZOLATO: E’ ovunque. Il ruolo di play basso lo sacrifica un po’ dall’usuale compito del costruttore, ma tanto lui ha una mano da dare a tutti. CAPOCANTIERE

PIZZI: La traversa sta ancora vibrando, l’eco del siluro risuona per tutta la valle. Il colpo in canna c’è ed è esplosivo, c’è solo da indirizzare meglio l’arma. BAZOOKA (porta le paste comunque…)

RIZKY: Il forfait di Felipe Melillo costringe pure lui ad un esordio inatteso dal primo minuto contro il suo passato. Il rimpianto dell’addio alla fine lo ha il Maddalene. VELLUTO

MALATURO: E’ un trottolino che vedi comparire ora qui, ora lì. Scompiglio ne crea, gli manca solo il gol. BEY BLADE

FIORETTO: Entra quando c’è da tenere alto il baricentro per evitare di finire schiacciati, alleggerendo il carico avversario. TAGLIO DI BRISCOLA

GRIGNOLO: Si mischia nel momento di maggiore spannung, non perde la calma e fa quello che deve con ordine, arrivando perfino al cross. OPERAIO